Integratori per la pelle a base di collagene: un alleato con valide basi scientifiche a suo sostegno o una moda passeggera?
Una delle curiosità sicuramente più frequenti, fra i nostri pazienti e fra le persone appassionate ed interessate ai temi dell’antiaging, biohacking, longevity e skincare, riguarda la sfera degli integratori, del loro funzionamento e della loro efficacia.
In questo momento la sostanza più chiacchierata è sicuramente il collagene, che sottoforma di integratore viene prodotto e distribuito in capsule, gel, liquido da bere, polvere, ecc.
La domanda che spesso ci sentiamo porre è:
“Funziona veramente o è solo una moda passeggera?”
Il tema dell’integrazione di collagene è da tempo un tema dibattuto e, ma solo negli ultimi anni è scoppiato il vero e proprio boom.
Abbiamo così deciso di verificare la reale veridicità sulla tanto chiacchierata efficacia, scandagliando le ultime e più importanti reviews.
Cos’è il collagene e perché è importante per la pelle?
Il collagene è la principale proteina costituente molti dei nostri tessuti connettivi (ossa, pelle, unghie, capelli, cartilagini, …), coprendo una quota media di circa il 25-30% di tutte le proteine del corpo di un mammifero.
La sua funzione principale è il sostegno strutturale.
Nel corso dell’invecchiamento è chiaro e scientificamente provato che ci sia una riduzione importante di questa proteina all’interno dei nostri tessuti, e, focalizzando l’attenzione sulla cute, man mano che il nostro organismo invecchia si verifica una progressiva riduzione dell’elasticità cutanea, del tono e dell’idratazione, con comparsa così di lassità, assottigliamento cutaneo, e microrugosità diffusa.
I meccanismi che spiegano tutto questo sono da ricercarsi:
- internamente al nostro corpo: come ad esempio un progressivo aumento delle metalloproteinasi che degradano le fibre collagene
- esternamente: come ad esempio l’esposizione al sole e gli stili di vita scorretti (alimentazione disordinata, fumo di sigaretta, stress, ecc.)
Integratori: sono la soluzione migliore?
Nel corso dell’ultimo secolo, parallelamente ad un incremento dell’aspettativa di vita media, abbiamo visto crescere di molto anche la richiesta di strategie, tecniche e prodotti che potessero rallentare l’invecchiamento e migliorare la qualità della pelle.
Nelle ultime decadi, ci siamo focalizzati su come e quanto l’integrazione di micro e macronutrienti potesse rallentare l’invecchiamento globale del nostro corpo, e i risultati di questo focus scientifico ci hanno confermato che la supplementazione con integratori ha un ruolo potenzialmente positivo nella modulazione dell’invecchiamento, in molti dei nostri tessuti, compresa la pelle, su cui ci concentreremo oggi.
Negli anni sono state studiate numerose molecole che hanno effettivamente un ruolo nel rallentare l’invecchiamento cutaneo, ma il collagene idrolizzato (cioè quel collagene naturale sottoposto ad idrolisi enzimatica, fondamentalmente spezzettato nelle sue componenti più basiche) è sicuramente uno dei più promettenti.
Le forme farmaceutiche utilizzate sono le più varie: da gel, a liquidi, capsule e polvere. Le principali fonti sono animali (suino, bovino, pollame e pesce; quest’ultimo, il collagene marino, è quello più utilizzato ultimamente).
Negli studi analizzati si è spesso associato il collagene ad altri attivi (ad es. antiossidanti).
I benefici dell’integrazione di collagene: i risultati degli studi
I principali studi scientifici sull’uomo (durati da un minimo di 4 ad un massimo di 13 settimane, arruolando donne nel 95% dei casi d’età compresa fra i 20 e i 70 anni) hanno dimostrato come l’integrazione alimentare di collagene abbia portato alle seguenti conseguenze:
- Un incremento delle fibre collagene, del diametro dei fibroblasti e della loro densità (ricordiamo che i fibroblasti sono le cellule che producono il collagene)
- Un aumento dell’elasticità e della riduzione della rugosità cutanea
- Un incremento dell’idratazione cutanea (probabilmente legata anche all’aumento della produzione di acido ialuronico)
- Un miglioramento di alcune patologie cutanee autoimmuni
Tutto questo mediamente ottenuto con l’assunzione di una dose variabile tra i 300mg e i 5g/die, per almeno quattro settimane.
Non ci sono stati particolari effetti collaterali, se non in rari casi disturbi gastrointestinali o possibili reazioni allergiche se il paziente presentava allergia alla fonte di collagene consumata.
Approfondimenti futuri da tenere in considerazione
Ci sono però fattori che dovremmo, anzi dovremo, approfondire maggiormente, ad esempio:
- Gli integratori utilizzati nei diversi studi sono difficilmente comparabili in quanto differenti per fonte di collagene e per altri attivi associati (difficile quindi poi aggregare tutti i dati),
- Le variabili personali hanno bisogno di maggior eterogeneità (sesso, aree geografiche, età,…)
- I risultati clinici ottenuti non sono sempre oggettivi (ad esempio la “riduzione della rugosità” può essere di differente entità a seconda della persona che la valuta).
Per concludere quindi potremmo dire che effettivamente l’integrazione di collagene apporta benefici sulla qualità e sull’invecchiamento cutaneo.
Servono però sicuramente ulteriori studi per confermare ulteriormente le conclusioni a cui si è giunti, e possibilmente comprenderne appieno i meccanismi biochimici…
Nel frattempo ci sentiamo comunque di consigliare ad ogni paziente di valutare con il proprio medico di riferimento il possibile inserimento di collagene idrolizzato nella propria routine giornaliera, ovviamente con dosaggi e protocolli personalizzati.
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