Visita dermatologica

Durante la prima fase della visita, il dermatologo condurrà un’accurata anamnesi del paziente, raccogliendo informazioni dettagliate sulla sua storia clinica e stile di vita. Questo processo include domande sull’alimentazione, il consumo di tabacco e alcol, il livello di attività fisica, eventuali condizioni mediche preesistenti, la presenza di malattie dermatologiche nei familiari e l’uso di farmaci. Verranno anche raccolte informazioni specifiche sulla patologia in questione, come l’insorgenza, la durata e le caratteristiche dei sintomi.

Nella seconda fase della visita, lo specialista esaminerà attentamente le lesioni cutanee che hanno portato il paziente a cercare consulto. In questa fase, il dermatologo può utilizzare diverse attrezzature diagnostiche per supportare l’esame clinico.

Se dovessero emergere anomalie o se le patologie non fossero identificabili con il solo esame visivo, il dermatologo potrebbe richiedere ulteriori indagini strumentali. Queste potrebbero includere test allergologici, tamponi cutanei, una biopsia della pelle per l’analisi e/o esami del sangue.

La mappatura dei nei, invece, è un esame in cui viene eseguita una valutazione completa della pelle e delle mucose visibili. Inizialmente, il paziente viene esaminato sul lettino per una valutazione generale a occhio nudo, durante la quale vengono identificati e contrassegnati i nei che presentano caratteristiche irregolari.

La seconda fase della visita prevede l’impiego del dermatoscopio, uno strumento che permette al dermatologo di osservare direttamente la superficie cutanea. Questo dispositivo, simile a un piccolo microscopio dotato di una lente, viene posizionato a contatto con la pelle per un’analisi dettagliata.